EICMA 2024: KTM lancia le nuove Adventure, Enduro e SMC 390 e 125 per il 2025
Secondo alcuni il brand austriaco, che sta attraversando una crisi finanziaria da non sottovalutare, non si sarebbe presentato ad EICMA. E invece c’era. Con tante novità interessanti.
Vi scrivo questo pezzo dopo aver visto, qualche ora fa, un interessante servizio sul canale Red firmato da Stefano Cordara e Marco Selvetti, a chiusura di EICMA 2024. Come sempre è un piacere ascoltarli e molti dei loro discorsi li trovo assolutamente condivisibili. L’analisi finale si è soffermata sul numero crescente di motori nuovi e, di conseguenza, altrettanti modelli in uscita e sopratutto di una proposta ormai tanto variegata. Sopratutto nel segmento delle basse cilindrate. Sono stati citati molti marchi, ma non KTM, che ironia della sorte è stato forse il primo grande brand a credere in questa tipologia di prodotto e a renderlo premium.
Da più di dieci anni infatti, anche grazie alla partnership con il colosso indiano Bajaj, il produttore austriaco ha lanciato sul mercato modelli come il Duke 125, 200, 250 e 390. In Europa, a parte una breve apparizione del 200, sono arrivate le 125 e le 390, con il 250 relegato solo ad alcuni mercati dove era richiesto un prodotto simile alla 390 ma più economico.
Dieci anni, come dicevo. Forcella a steli rovesciati, da 41, tubi in treccia, ABS quando non era obbligatorio, freni ByBre dal buon mordente, frizione antisaltellamento, blocchetti retroilluminati. Queste erano alcune caratteristiche della prima Duke 390, talmente leggera da non rientrare nelle norme A2 pur avendo meno di 48 cavalli. Nel 2017 poi, grande upgrade con TFT innovativo per l’epoca, fanaleria full led e un design del tutto nuovo. Senza snaturare concetti di leggerezza e agilità.
Tutto questo, per dire cosa? Che questo brand conosce bene il segmento delle under 500, e ha sempre creato moto “premium” e ben dotate. Come pure la 390 Adventure, del 2020, che aggiungeva al pacchetto ABS Cornering, sospensioni regolabili e quick shifter opzionale.
390 Adventure R 2025: cosa cambia?
Tutto direi. Per anni la gente ha chiesto una piccola ADV con 21-18. Salvo, piccola parentesi, ora lamentarsi del cambiamento chiedendo a gran voce una 19. Ma si sa, italiani un popolo difficile da accontentare. La nuova adventure nasce dalla base della Duke rinnovata un anno fa, con motore salito di cilindrata (390 vs 373), nuovo telaio e migliorie varie, tra cui finalmente un cambio elettronico più fluido. Ad EICMA non era presente alcuna scheda tecnica, sappiamo qualcosa solo grazie ad alcuni screen apparsi in rete qualche settimana fa. Anche perché, l’esemplare in fiera, era pieno zeppo di Powerparts ed è difficile capire cosa ci sarà di serie e cosa sarà optional.
Ruote a raggi, ci auguriamo tubeless, 885 mm di altezza sella, escursione delle sospensioni pari a 230mm. Cornering ABS e controllo di trazione, questo recita la scheda tecnica intravista in quegli screen. Ma possiamo aggiungere ABS disinseribile sul posteriore, TFT simile alle sorelle 790/890, Cruise Control (non sappiamo se di serie, sul blocchetto comunque c’è il tasto).
La moto è davvero bella, e a differenza di quella attuale, più improntata per uso stradale, a primo sguardo regala subito quella sensazione di adventouring e di avventura su due ruote. Una vera competitor per le varie Himalayan e CF Moto 450, ma con un stile del tutto personale e caratteristiche che la rendono diversa. Il prezzo, che preoccupa già tanti, è al momento sconosciuto, così come il peso, elemento a mio parere decisivo per segnare una netta differenza con le due rivali appena citate.
Ho avuto modo anche di salire in sella, e con il mio 1 e 73 ho constatato di toccare poco più che con le punte, ma tenendo bene a mente due fattori. Quella moto aveva sospensioni opzionali WP Apex Pro, e poi il peso ridotto favorirà la gestione del mezzo anche senza avere un appoggio del piede completo. Sempre difficile poi fare valutazioni ad EICMA, dove le moto sono bloccate, in quel caso in pendenza, e non si riesce ad avere un’idea precisa della gestione del mezzo da fermo.
Unica nota stonata, a primo impatto, un manubrio un filo basso. Ma attendiamo di poterla testare. Nulla vieterà però di aggiungere un paio di riser, per risolvere un difetto che aveva anche la serie precedente.
Verrà lanciata anche una versione non R? In India pare certo, con sella 825 mm, sospensioni da 200 mm, ruota anteriore da 19, senza ABS Cornering e con display LCD. Da noi non credo arriverà mai.
Enduro R e SMC R, 125 e 390
La 390 Adventure R ha conquistato molti, ma non era l’unica novità con questo propulsore. Sono apparse, finalmente, una versione Enduro e una Motard, proposte anche con motorizzazione 125. Queste sono una vera e propria novità, che probabilmente affosseranno le vendite delle Duke di pari cilindrata, perché un motard così piccolo farà gola sia ai 16enni sia a chi, più grande, cercava un 400 per divertirsi senza dover sforare di molto i 10K euro, con mono da 700 cc. Tutti volevano, da tempo, due moto simili targate KTM, e ironia della sorte sono arrivate sul mercato assieme al ritorno del DRZ by Suzuki. Moto simili per certi aspetti, diverse per altri, se pensiamo ad esempio al cambio a 5 marce della giapponese di Hamamatsu.
Anche in questo caso KTM non ha rilasciato schede tecniche. Il peso delle 390 dovrebbe attestarsi sui 150 KG circa in ordine di marcia, con una strumentazione dedicata a questo modello, e blocchetti anche semplificati, che prevedono un joystick che non mi entusiasma a primo sguardo.
Sulle motard previsti cerchi in lega per il 125, a raggi per la 390. Il fanale è il classico da enduro/motard, ma a led, le frecce nuove e un codino filante completano un’estetica riuscita e nel classico stile orange.
Quando le vedremo?
Occorrerà attendere la presentazione ufficiale, prevista per gennaio/febbraio, quando verranno svelate schede tecniche e prezzi. Noi non vediamo l’ora di provarle, tutte, perché tutte a loro modo ci intrigano. E conoscendo l’handling tipico della casa di Mattighofen, siamo sicuri che sapranno stupirci una volta su strada e in off road.