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Recensione HJC RPHA 11

Casco racing di successo: qualità prezzo quasi imbattibile.

Scrivere la recensione di un casco non è semplice, si sa. A prescindere da caratteristiche oggettive come la qualità dei componenti, le certificazioni, l’importanza del brand e l’assistenza post vendita, troppe componenti “personali” vanno a influenzare i giudizi sul perfetto casco da scegliere.

In questa primissima recensione scopriamo l’HJC RPHA 11, grafica Oraiser in colorazione grigio chiara con inserti antracite e rossi.

Da alcuni anni in commercio, erede del modello RPHA 10, è diventato un besteller sia per le numerose offerte sia per le grafiche molto curate. Che si tratti di quelle standard o delle edizioni speciali spesso legati a personaggi della Marvel.

L’11 è un casco racing, meglio specificarlo subito. Manca il visierino parasole – in dotazione comunque abbiamo la seconda visiera scura – ed è sicuramente un modello con ottima aerazione al prezzo di una rumorosità non trascurabile.

Vista posteriore con gli scarichi ad apertura fissa.

Frontalmente abbiamo quattro prese d’aria, una bassa, una al centro sopra visiera e le due laterali regolabili con rotelline gommate, dal buon feedback anche se azionate con guanti. Gli interni Multicool sono realmente ottimi, restituendo sempre un comfort e una freschezza difficile da riscontrare in altri caschi dal prezzo simile. Come per altri prodotti del marchio cinese, la qualità si perde in piccoli dettagli, tipo le rifiniture del cintino e il tasto di blocco, realizzato in plastica e spesso destinato a rompersi o a sganciarsi. Nulla di trascendentale, ricordando che la casa offre cinque anni di garanzia sui prodotti RPHA. L’importante è avere un rivenditore di zona, poiché sui caschi acquistati online (magari da siti generalisti come Amazon) non c’è modo di avviare una riparazione diretta con HCJ Italia. Occorre sempre passare per un rivenditore ufficiale.

Chiusura con anello doppia D e sgancio rapido ‘emergenza.

La chiusura, da buon casco pistaiolo, è del tipo ad anello doppia D. Completa il quadro lo sgancio rapido dei guanciali in caso di emergenza. Il peso, variabile in base alle taglie, si assesta intorno ai 1350 grammi. Un valore di tutto rispetto. Interni naturalmente removibili per essere lavati comodamente.

Ottimo il peso, sian in valore assoluto sia percepito.

Utilizzo questo casco da due anni con soddisfazione. Prevalentemente su una naked, KTM Duke 690, ma ho avuto modo di provarlo anche su altre tipologie di moto. D’estate è sicuramente l’integrale che preferisco, proprio per l’ottima sensazione di freschezza che trasmette. Bisogna accettare il compromesso legato alla rumorosità, ma leggendo anche in rete varie comparative è uno dei più “silenziosi” nella categoria dei caschi racing.

Parlavamo di prezzo accennando un ottimo rapporto legato alla qualità. Quanto costa? I listini parlano di una gamma che parte da 399 euro per i monocolore, passando dai 499 delle grafiche standard ai 599 per le edizioni speciali Marvel.

In realtà non è difficile trovarlo in rete a cifre che variano tra i 250 e i 350 euro. Per questa cifra, considerando la doppia visiera inclusa (del valore di circa 60 euro) possiamo tranquillamente parlare di un best buy.

Vi sto consigliando di comprarlo? Ni! 🙂 Il motivo è presto detto. A meno di una netta preferenza per una tipologia racing, suggerisco di puntare tutto sull’RPHA 70. La variante touring di questo casco. Presto pubblicheremo una recensione anche di questo modello che fa parte della nostra collezione di HJC, completata anche dall’FG-ST.

La nostra pagella

Estetica - 8.5
Interni - 9.5
Aerazione - 9
Rumorosità - 7.5
Peso - 9
Prezzo - 9

8.8

Un casco di qualità a un prezzo accessibile.

Grande rapporto qualità prezzo, grafiche curate e buona dotazione. Un casco da provare.

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Nazario Peruggini

Da sempre appassionato di auto, dal 2017 tornato al mondo delle due ruote. Nel garage, sempre in evoluzione, una KTM 890 SMT, una Duke 790 2023 e una piccola Honda CRF300L.

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3 Commenti

  1. Con il tempo l’imbottitura tende a cedere un po’?
    Io ho il testone e la XL mi sta benino sopra ma molto stretta sulle guance. Non ho avuto possibilità di provare una XXL e non vorrei ordinarlo on line per poi scoprire che mi diventa lasco col tempo

    1. Ciao Alberto, si come tutti i caschi gli interni cedono dopo un po’. Sta a te però valutare al meglio la vestibilità, io tendo a scegliere il casco sopratutto per come veste la parte superiore, proprio perché i guanciali sono la zona che tende a cedere più facilmente.

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