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Recensione HJC RPHA 70 Forvic

Un prodotto sportivo ma più comodo del fratello RPHA 11, in una colorazione speciale

Perché scegliamo un casco? Estetica, sicuramente. Grafiche particolari, magari a volte mettendo in secondo piano la comodità. Grave errore in quel caso.

Ho scelto questo RPHA 70 Forvic per la grafica fuori dagli schemi, una semplicità spiazzante che rivela al meglio il motto di “less is more”, cavallo di battaglia del designer che l’ha curata. Ma alla prima prova ho capito che l’avrei apprezzato anche per altri motivi.

Prima di addentrarci nella vera recensione, vi racconto la storia di Hello Cousteau (vero nome Nuno Henriques), artista e designer amante delle moto e soprattutto di caschi. Stanco delle moderne grafiche accattivanti si, ma spesso confusionarie, ha iniziato a proporre soluzioni semplici ma dal grande colpo d’occhio. Sul web ha attirato l’attenzione di HJC che gli ha commissionato un lavoro su un casco nuovo, da proporre ai propri clienti. Così è nato RPHA 70 in colorazione FORVIC, disponibile solo nei colori grigo nardò e nero. Se siete curiosi di vedere altre sue creazioni, cliccate su questo link che porta al suo accoount ufficiale instagram.

Presa d’aria centrale, visierino parasole integrato.

Parliamo ora del casco in se e della sua comodità. Lo utilizzo ormai da un anno e mezzo, alternandolo ai “fratelli” RPHA 11 e FG-ST. Rispetto all’11, che abbiamo recensito qui, presenta un visierino parasole integrato, azionato da una leva che si trova in basso sul bordo sinistro. Cresce quindi di poco il peso, aumenta il comfort per via di una rumorosità inferiore. E’ un casco più votato al touring che alla pista, pur mantenendo caratteristiche come la chiusura a doppia D e lo sgancio rapido dei guanciali in caso di incidente.

Come l’RPHA 11 anche il 70 ha lo sgancio rapido per i guanciali.

Diminuisce la ventilazione, a vantaggio come detto della silenziosità. Sul mento ci sono due prese d’aria, una interna e l’altra esterna, mentre sulla parte superiore c’è un solo elemento grande. Regolabile in più posizioni. Gli estrattori, rispetto all’11, sono richiudibili con due pulsanti dal buon feed.

Resta comunque un casco utilizzabile nei mesi caldi sopratutto grazie al riverstimento interno Multicool, che riesce sempre a limitare la sensazione di calore anche nei periodi estivi. La vestibilità cambia diventando lievemente più stretta. Se l’11 in taglia M tende ad essere leggermente largo per me, il 70 calza perfettamente.

La calotta esterna, in varie misure per adattarsi meglio alle taglie, è realizzata in Premium Integrated Matrix (P.I.M. Plus), che fornisce una maggiore resistenza agli urti con materiali di rinforzo che includono carbonio, un tessuto ibrido di carbonio in fibra di vetro.

Le visiere dei due modelli sono perfettamente compatibili tra loro, anche se non espressamente dichiarato dalla casa costruttrice. Il prezzo ufficiale parte dai 399,90, aumentando a 449,90 per le grafiche (molto belle come al solito per HJC) e a 529,90 per la bellissima versione in carbonio.

Sportività e comfort in un prodotto molto versatile.

La garanzia, come su tutti i prodotti della serie RPHA, è di 5 anni. Ve lo consiglio? Decisamente! Considerando che lo street price varia tra i 250 e i 300 euro per molte versioni con grafica, credo sia al momento il miglior casco qualità prezzo in circolazione. Rispetto all’11 offre maggior comfort, il visierino parasole, ma senza rinunciare a doti di sportività. Il peso in più è poco avvertibile, resta un prodotto davvero leggero e sfruttabile su diversi tipologie di moto. Se lo cercate in forte sconto, date un’occhiata a questo sito inglese dove ci sono offerte davvero interessanti.

La nostra pagella

Estetica - 9.5
Interni - 9.5
Aerazione - 8
Rumorosità - 9
Peso - 8.5
Prezzo - 9

8.9

Un best buy per tutti!

Un prodotto versatile, adatto a molti, ma senza rilevanti compromessi. Consigliatissimo, soprattutto per le numerose offerte presenti sui siti online.

User Rating: 4.4 ( 1 votes)

Nazario Peruggini

Da sempre appassionato di auto, dal 2017 tornato al mondo delle due ruote. Nel garage, sempre in evoluzione, una KTM 890 SMT, una Duke 790 2023 e una piccola Honda CRF300L.

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