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Recensione Fobo Bike 2: pressione in tempo reale delle tue gomme

A volte la tecnologia regala dei gadget semplici, ma davvero utili e adatti ai veicoli di tutte le età.

Pressione dei pneumatici. Quante volte sentiamo parlare di quanto sia importante controllarla, sia per le nostre auto ma sopratutto per le moto. Se infatti per le quattro ruote è utile per risparmiare sui consumi e assicurare un corretto consumo delle gomme, sulla moto la questione diventa ancor più delicata. Per motivi di sicurezza, ovvio, ma anche perché in certe circostanze occorre controllare che i valori siano giusti in base all’utilizzo che stiamo facendo del nostro veicolo (strada, pista, da soli o in due con tris di borse). Cambiare la pressione vuol dire anche variare il feeling che abbiamo con la nostra moto, naturalmente senza esagerare perché bisognerebbe attenersi ai valori consigliati dal costruttore e spesso riportati su adesivi posti sul forcellone.

Questa la teoria. Ma in pratica, a parte gli smanettoni amanti delle guida sportiva, molti trascurano il controllo periodico. E talvolta, anche il classico chiodo che fora lentamente il pneumatico, viene scoperto con ritardo.

Sono poche le moto a montare i sensori di rilevamento (anche noti come TPMS) di serie, parliamo solitamente di top di gamma. Esistono quindi numerose soluzioni after market.

Oggi vi parlo di Fobo Bike 2, un dispositivo che ha destato il mio interesse perché ben fatto, ricco di funzioni e indubbiamente smart. L’azienda ci ha inviato un sample per testare il prodotto, e dopo un paio di settimane di test vi riporto tutte le mie impressioni e i pregi e difetti.

Dotazione completa con utili “doppioni”. Batterie, controdadi e chiavi esagonali.

Cosa c’è in confezione?

Per prima cosa il packaging è davvero ben realizzato, e si denota anche da come i due sensori sono incastonati nella confezione. La dotazione è completa e comprende:

  • 2 sensori Fobo Bike 2 dal peso ridotto (7.6 grammi l’uno)
  • 2 valvole in metallo, qualora la vostra moto fosse dotata di quelle in gomma
  • 4 dadi “antifurto” per serrare i sensori
  • 2 chiavi speciali per serrare questi controdadi
  • 1 anello portachiavi per portare con se questo utensile (ma basta tenerlo sottosella)
  • 2 batterie extra aggiuntive (CR1632)

Le istruzioni sono inglese, ma facilmente comprensibili. I dispositivi sono disponibili in due diversi colori: nero o silver.

Come si configurano?

Si scarica l’app dal Play Store o dall’App Store di Apple, ci si registra (possibile loggarsi anche con l’account di Facebook e Google) e si è pronti ad aggiungere il proprio veicolo.

Si assegna un nome al profilo, si possono aggiungere poi una foto e i dettagli del modello (dati opzionali). Ma sopratutto di configura il range dei valori di pressione, con quello ottimale e quelli minimi e massimi consentiti.

Vi allego un video per l’attivazione dei sensori, operazione semplice che si completa in meno di cinque minuti, partendo dalla gomma posteriore.

Da quel momento, lasciando acceso il bluetooth sui vostri smartphone, sarà possibile visualizzare in tempo reale i valori di pressione, di temperatura e dello stato di carica delle batterie. E ricevere alert di avviso in caso di pressione oltre i i valori max/min configurati.

Le batterie, come detto, sono delle comuni CR1632 e l’azienda dichiara una durata di circa un anno. Sostituirle è semplicissimi, basta svitare il tappo e sfilare la batteria. Il Bluetooth è 5.0, quindi a basso consumo, e i sensori sono certificati per resistere ad acqua e polvere.

Un rapido video che mostra la semplice configurazione dei dispositivi

Come funzionano

Dopo aver configurato il sistema, avremo la possibilità di consultare la pressione delle nostre gomme direttamente dal nostro smartphone. Se avete uno smartwatch, tipo l’Apple Watch, esiste l’app dedicata che vi consente il controllo da polso.

L’app consente di aggiungere più veicoli, io stesso come notate dal video ho già creato tre profili per acquistare altri dispositivi e utilizzarli sulle mie tre moto.

Ma la verà utlità è legata alla comodità delle notifiche. Per perdite di pressione lente o veloci. E non solo mentre siamo guidando. Esempio pratico, aprite il garage per prendere la moto, ancor prima di accendere il quadro verrete avvisati se un pneumatico è sotto la soglia minima di pressione. Un qualcosa che neppure i sistemi integrati possono offrire, anche se naturalmente mantengono una comodità maggiore nel poter consultare i valori in marcia dai TFT delle moto. Ovviamente le notifiche funzionano anche sullo smartwatch.

Per chi ha un telefono basato su Android, esiste anche un widget dedicato. Ci auguriamo possa arrivare presto anche su iOS.

Caratteristiche extra

I sensori sono associati al nostro account, quindi in caso di furto non sono utilizzabili in alcun modo (occorre disattivarli prima dal nostro account eventualmente, anche in caso di vendita).

Ci sono altre funzioni interessanti, tipo quella di condivisione delle info con un “ospite“, se la moto venisse prestata o noleggiata e si volesse far utilizzare il sistema di rilevamento al guidatore.

Per ultimo, se organizzate un lungo giro con amici, e tutti avete questo dispositivo, potete creare un gruppo che condivide le info dello stesso delle gomme di tutti e invia anche la posizione in tempo reale di ognuno dei riders.

Raccomandazioni dal produttore

Fobo raccomanda di usare questo sistema solo su valvole in metallo, e nel caso qualcuno le utilizzasse su quelle in gomma, di controllare periodicamente lo stato di usura delle stesse. Controllare sempre che i dispositivi non tocchino altre parti della moto, ad esempio le pinze dei freni.

Giudizio Finale

A un prezzo che non supera i 100 euro, per chi ama viaggiare in sicurezza e tenere sotto controllo tutti i parametri del proprio mezzo, credo sia un acquisto consigliato e dal facile utilizzo.

Difetti? La grafica dell’app non è eccezionale (migliorabile comunque con futuri aggiornamenti) e forse il controdado che funge da antifurto non è un sistema così efficace. Altro dubbio riguarda la temperatura rilevata, ma non ho potuto testare il tutto su giri lunghi, mi riservo quindi di aggiornare la recensione su questo aspetto.

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La nostra Pagella

Utilità - 10
Dotazione - 8
Applicazione - 7.5
Semplicità di utilizzo - 9
Prezzo - 8

8.5

Tecnologia per tutti

Un dispositivo di cui si apprezza l'utilità solo dopo averlo provato.

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Nazario Peruggini

Da sempre appassionato di auto, dal 2017 tornato al mondo delle due ruote. Nel garage, sempre in evoluzione, una KTM 890 SMT, una Duke 790 2023 e una piccola Honda CRF300L.

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