Recensione Interfono Bluetooth Gearelec G-Max
Per avere un interfono di qualità, occorre sempre spendere tanto?
Nelle ultime settimane abbiamo testato numerosi Carplay per moto. Dispositivi utili per la navigazione, per la gestione delle chiamate, per la musica e la messaggistica. Tutte funzioni che necessitano di un accessorio indispensabile abbinato al nostro casco: l’interfono. Il mercato, in questo senso, ci offre una gamma di prodotti molto vasta, sia a livello di funzioni e caratteristiche ma sopratutto anche di budget di spesa. Oggi, nel 2024, vale la pensa spendere 250 euro o più, per un singolo device?
La domanda è lecita e cercheremo di testare prodotti di varie fasce, per capire cosa cambia in un’esperienza d’uso standard, con esigenze normali, consapevoli che per avere funzionalità “top” occorre arrivare davvero a spendere anche 450 euro per un dispositivo di un brand importante.
Bluetooth o Mesh?
L’interfono oggetto di questa recensione, il Gearelec G-Max, sfrutta unicamente la connessione bluetooth. Da anni, sul mercato, sono presenti quelli che invece utilizzano il sistema mesh, che porta tutta una serie di vantaggi a livello di stabilità di connessione, di semplicità di utilizzo, di riconessione in caso di contatto perso tra i motociclisti, e di gestione vera a propria di una rete multi rider. Questo aspetto quindi, che incide notevolemente nel prezzo dell’interfono, va preso in considerazione sopratutto se utilizziamo questo genere di accessorio per comunicare con altri motociclisti in una vera e propria rete, con l’inevitabile effetto elastico tra le distanze dei vari mezzi in marcia. Un interfono bluetooth sfrutta una tecnologia superata? Niente affatto, e proprio questo G-Max ce lo ha dimostrato in alcune settimane di test.
Unboxing e contenuto della confezione
Primo impatto con il packaging molto positivo. Scatola ben fatta, che mostra il prodotto e le caratteristiche principali, e con scomparti interni ben realizzati con un materiale morbido e non plastica rigida. Dettagli che rivelano una certa cura. In confezione troviamo:
- Interfono G-Max dotato di display LCD
- Auricolari da 40 mm di diametro
- Microfono a filo per caschi integrali
- Microfono con astina per caschi jet o modulari
- Adesivi a strappo 3M per attaccare microfono e auricolari
- Basetta a clip con due viti
- Basetta adesiva da attaccare al casco
- Chiave esagonale e due viti di ricambio per la basetta
- Cavo di ricarica USB C – USB A
- Manuale di istruzione multilingua, italiano incluso
La qualità costruttiva dei componenti stupisce subito per la solidità. Ci troviamo di fronte a un prodotto ben realizzato, con una dotazione di tutto rispetto che ci consente in pochi minuti di adattarlo a qualsiasi tipo di casco. Nel mio caso, l’ho montato facilmente su un HJC RPHA 70, su cui normalmente utilizzo un Cardo Smarth.
Caratteristiche tecniche
Gearelec dichiara le seguenti caratteristiche:
- Bluetooth 5.2, che promette più efficenza, minore latenza e anche un range di trasmissione più ampio
- Auricolari stereo da 40 mm e CVC & DSP per la riduzione del rumore
- Led luminosi configurabili in 7 modalità RGB
- Display LCD per navigare tra tutte le funzione e la radio FM
- Supporto per connessioni fino a 6 motociclisti, fino a 2000 metri
- Batteria da 1500 mAh fino a 600 ore di standby
- Impermeabile IP67
Prova su strada
Ma dopo tutte queste promesse e premesse, come va su strada? Davvero bene, credetemi. Sono rimasto stupito dalla qualità audio e non solo di questo interfono.
Come detto, sui miei caschi, utilizzo da due anni un Cardo Smarth, che ha una linea poco invasiva ma che non mi ha mai conquistato per vari motivi. Non ha un tasto Siri dedicato, ha un connettore di ricarica microusb, ma sopratutto ha dei tasti incassati difficili da riconoscere.
Il G-Max, su questi aspetti, ha subito tracciato una linea netta in suo favore. Tasto di accensione spegnimento dedicato (non una combinazione di due), pulsanti ben spaziati e riconoscibili, ricarica USB di tipo C. Attivare Siri è semplice, così come gestire la musica e le tracce audio o il volume.
La qualità audio è davvero buona, con un volume capace di sovrastare anche i fruscii maggiori alla alte velocità. E’ presente una radio FM, che funziona bene, e il display LCD si rivela utile perché ci permette di capire sempre cosa stiamo facendo e in quale menu siamo. Il dispositivo ha la sola lingua inglese, oltre che cinese, ma il manuale multilingua ci aiuta a capire tutte le varie impostazioni.
La batteria è la vera sorpresa di questo G-Max. La casa dichiara 600 ore di standby, 60 di ascolto musica e 50 di conversazione e, credetemi, sono dati del tutto plausibili. La ricarica completa si ottiene in due ore e mezza.
L’audio in conversazione è buono, il microfono a filo non presenta una spugna antivento, ma in caso di necessità si può anche utilizzare l’altro presente in confezione su casco integrale.
Difetti? In realtà, anche in relazione al prezzo di acquisto, di veri difetti non ne ho trovati, anzi nell’esperienza d’uso l’ho preferito al mio interfono personale che, come detto, è di un top brand ed è costato molto di più. Non sono riuscito ad abbinare questo G-Max al Cardo per un test di connessione tra brand diversi ma, in questi casi, è sempre difficile capire se dipenda da un dispositivo in particolare, perché l’associazione tra interfoni di terze parti è sempre complicata.
Conclusioni e prezzo
A un prezzo dichiarato di 77 dollari circa, ma che si riduce molto su store tipo Aliexpress (lo si trova a circa 40 euro spedito), il G-Max di Gearelec è a mio parere un dispositivo best buy. Disponibile anche su Amazon Italia a 99 euro con spedizione Prime e garanzia gestita sul canale dello store italiano.
Audio di qualità, autonomia infinita, ottima qualità costruttiva, connettore USB-C, led colorati per chi cerca un aspetto techno (ma possono rimanere spenti per chi vuole un look sobrio), display LCD. Confezione completa e curata, a questo prezzo francamente non si può chiedere di più.
Nella nostra recensione manca il test di abbinamento con un dispositivo gemello, se in futuro avremo modo di testarlo vi aggiornemo in questo senso, dato che in tanti lo acquistano per comunicare con passeggeri o zavorrine. Anche perché è possibile condividere la musica con il dispositivo associato, per rendere l’esperienza di viaggio in coppia ancora più completa.